Ora vive da sola
Da qualche settimana ha preso in affitto un alloggio, nel Biellese, e se la deve sbrigare a mettere insieme il pranzo con la cena senza l’aiuto di nessuno. Poi ci sono le bollette da pagare, la spesa da fare e il posto di lavoro da raggiungere. In autonomia, o quasi. Un traguardo storico per l’Anffas, che da sempre punta alla maggiore indipendenza possibile per le persone con disabilità, di qualsiasi grado.
Gianna è entrata al centro diurno di Gaglianico, nel 2006. Si è poi trasferita in una casa comunità, nel 2015 ha conseguito il diploma di licenza media al serale oltre a intraprendere un percorso di formazione professionale e poi di vero e proprio lavoro. Contemporaneamente con vari contratti e mansioni ha iniziato a lavorare per case di riposo e cooperative che gestiscono la distribuzione dei pasti in aziende e scuole. Ha quindi imparato a spostarsi da sola utilizzando i mezzi pubblici, per poi rientrare nelle case comunità insieme ad altri ospiti dell’associazione di cui è presidente Maria Teresa Rizza.
Ma Gianna, 50 anni, originaria della Campania, aveva delle carte importanti da giocarsi. E così lo staff di Anffas ha intrapreso un percorso educativo e psicologico per arrivare a un’autonomia personale inimmaginabile fino a poco tempo fa per una persona con disabilità cognitive.
Il successo di Gianna è una porta che si apre per molte altre persone Oggi è lei a raggiungere questo traguardo, domani saranno altre persone. Per Anffas è la realizzazione della missione, cioè assicurare al più alto numero di persone l’accesso al diritto all’autodeterminazione. Questa è la strada che deve percorrere il terzo settore. Il caso di Gianna non è isolato. Serve però come stimolo e incentivo per altre situazioni.
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